La capitale ucraina torna ad essere colpita dai bombardamenti russi.
Kiev sembrava fuori pericolo da quando si erano ritirate le truppe russe e invece ieri si sono svegliati sotto le bombe. Le esplosioni sono cominciate all’alba sulla capitale e su tutta la regione di Kiev. Missili da crociera lanciati da bombardieri strategici: l’incubo Putin è tornato. Molti missili sono stati intercettati dalla difesa aerea ma uno ha colpito un edificio residenziale di nove piani dove sono andati distrutti gli ultimi tre piani.
Un altro missile è caduto vicino ad un asilo fortunatamente ancora vuoto dato l’orario che ha evitato un’ennesima strage di bambini in Ucraina. Ha provocato però un cratere largo sei metri nell’area giochi dell’asilo. All’alba i cittadini di Kiev sono corsi verso i rifugi allertati dalle sirene antiaeree. L’attacco di ieri alla capitale ha fatto decine di vittime tra cui anche una bambina estratta viva con la madre dalle macerie.
I missili russi colpiscono di nuovo Kiev
La rabbia è il sentimento che provano ora i cittadini di Kiev: “Più che paura sento la rabbia. I russi stanno distruggendo le nostre città, uccidono civili innocenti e non possiamo fare nulla.” Per alcuni si tratta solo di un tentativo di incutere terrore nella popolazione poiché gli attacchi sulla capitale non hanno alcuna correlazione logica con la guerra a Est del Paese.
“Lo fanno con l’intento di spaventarci. Vogliono che la gente abbia paura e voglia la pace a tutti i costi” ha commentato una donna alla Stampa. Anche per il sindaco si tratta di un’aggressione simbolica in vista del vertice Nato che si terrà questa settimana a Madrid mentre è in corso il G7 in Baviera. Proprio alla vigilia del vertice dei Grandi l’Ucraina ha subito l’attacco di 45 missili russi. “Però nessun missile russo, nessun attacco può spezzare lo spirito degli ucraini” ha dichiarato il presidente Zelensky.